Bartolomeo Gualco dopo aver “tastato” (assaggiato) una gagliarda grappa di vinacce di Barbera spillandola da un “caratlein” ( botte da 180 litri ) di rovere, la trovò tanto gradevole e piena di personalità da decidere che meritasse un nome particolare.
Invitò i notabili del paese (il notaio Soldi, il sindaco Farina, il parroco don Simonelli, l’avvocato Ferretti, il farmacista Balbi e …si dice.. anche il maresciallo dei carabinieri) affinchè tutti assieme spremessero le meningi e trovassero un nome degno di cotanta qualità.
Purtroppo dopo una notte trascorsa in libagioni ed apprezzamenti per l’opera del “mago della grappa” gli assaggiatori con passo malfermo tornarono alle loro case completamente dimentichi del compito per il quale erano stati convocati: “battezzare” il prodotto.
Bartolomeo, dopo l’alba, essendo rimasto solo con gli occhi rossi e la fantasia svuotata dai postumi della serata precedente, decise di chiamarla “Grappa Senza Nome”.
Questa grappa di Dolcetto d’Ovada invecchia 3 anni in tonneau di rovere da 1000 litri.
Essendo botti piuttosto grandi tre anni di invecchiamento accentuano la complessità e la morbidezza del distillato senza aumentare drasticamente la presenza di tannini derivanti dal legno.
A partire dalla campagna di distillazione del 2018 siamo riusciti finalmente a certificare una pratica che portavamo avanti da qualche anno: la distillazione di vinacce provenienti da agricoltura biologica.
Vi chiederete se c’è una differenza dalle altre grappe a livello di gusto ed olfatto.
La risposta è sì perché la vinificazione biologica, se fatta nel ligio rispetto delle regole, ha delle caratteristiche diverse da quella tradizionale e queste caratteristiche sono riscontrabili anche nelle vinacce.
Per coerenza con questa filosofia di produzione abbiamo deciso di non filtrare il prodotto penalizzandone forse un po’ la finezza sul palato e la bellezza dal punto di vista visivo ma se cercate una grappa rustica ricchissima di profumi e carattere scegliete la nostra Grappa Bio orgogliosamente opaca.
Il Moscato è forse il vitigno più importante della tradizione enologica Piemontese .
La sua aromaticità permane e si accentua anche quando viene distillato. Il risultato è una grappa che fa della freschezza dei profumi e della delicatezza sul palato le sue caratteristiche principali.
La grappa dei re. Non è un segreto che Vittorio Emanuele II, padre della patria, amasse intrattenersi con una giovine piemontese di splendido aspetto: “la bella Rosina”. Qualcuno dice che non disdegnasse neanche qualche cicchetto di un’altra piemontese di bell’aspetto e splendido gusto…
La “brutalona”. Questa è come una donna molto appariscente, formosa ed intrigante, ma generosa, dal cuore buono e che, soprattutto, non tradisce le aspettative.
L’aromatizzazione avviene solo in bottiglia con l’aggiunta alla grappa di un rametto di ruta, uno di erba Luisa, uno di erba Peppera e qualche volta uno di felce.
Il liquore a base di grappa al lampone viene ottenuto mettendo in infusione lamponi freschi di stagione in grappa di vinacce rosse distillata con il nostro impianto artigianale secondo ricetta di Susanna Gualco.
Il liquore a base di grappa e miele viene prodotto da un’infusione di miele millefiori di Silvano in grappa di vinacce rosse della zona, prodotta con il nostro storico alambicco.
Il territorio collinare del nostro paese ricco di vegetazione e di ruscelli è un habitat ideale per le api che traggono abbondanti quantità di nettari ed in particolar modo quello della dolcissima robinia.
Questo prodotto è uno dei più delicati e profumati della nostra produzione.
Il liquore a base di grappa e camomilla è una ricetta che è sempre stata nella tradizione della Distilleria Gualco.
La nostra versione di questa aromatizzazione è generosa sia dal punto di vista del grado alcolico con i suoi 42% e non eccede nell’utilizzo di zucchero.
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